Come si può anche solo pensare di donare una morte dignitosa a chi nella propria vita, di degno, non ha fatto assolutamente nulla. A chi, anzi, ha contribuito volontariamente e con mente lucida alla distruzione di numerose vite con estrema facilità.
Ciò che la Cassazione ha deciso (in attesa adesso della decisione del Tribunale di Bologna) è un’offesa alla Giustizia. Un’offesa a chi la Legge l’ha studiata per tutta una vita per applicarla nella maniera più limpida, neutrale ecorretta possibile. A chi con essa e la propria "VITA" ha reso un’intera nazione libera da ogni forma di paura allóra fissa, costante e radicata nel profondo della sua anima.
Spendere altre parole sarebbe veramente superfluo, perché darebbe significato maggiore ad una decisione che incute amarezza e profonda tristezza.
Una delle cose più importanti che ho letto in tutto questo orrore è che i nostri eroi, dopo questa, sono morti due volte. Ebbene non ritengo ciò corretto, o quantomeno non in quel senso. Credo invece che sia una delle molteplici occasioni che il mondo intero ha per conoscere la storia di questi straordinari uomini.
Vorrà dire allora che stanotte andrò a dormire pensando una sola cosa: svegliarmi qualche ora dopo e sperare di aver dimenticato per sempre la parola "DIGNITOSA".