C’è chi scrive per dimenticare e chi per noia; chi scrive perché ha bisogno di farlo e chi per moda; chi ha qualcosa da farsi perdonare o chi semplicemente ha voglia di dire stronzate; c’è infine chi, attraverso le sue strette parole, riesce a scrivere un giallo di elevata classe letteraria, tutto siciliano, riuscendo al contempo stesso a emozionare il lettore, poi a farlo ridere e dopo ancora riflettere.
I critici la chiamano abilità; io: "Una faccenda delicata".