In "La signora di Shanghai" di Orson Welles, film mai banaledel 1947, l’imprevedibilità degli eventi narrati uniti alle illusioni tipichedi una distorta realtà, sono alla base di questo eterno e affascinante romanzodel maestro.
E così...tra esplosioni apparentemente senza senso e unacoppia di cadaveri, tra un amore avvelenato e un proiettile senza indubbiobersaglio, alla fine, come spesso accade, "Il gioco degli specchi" rivelauna mai insolita verità: la metaforicità è una caratteristica principalmenteumana.